Al Presidente della FIDAL,
Ai Consiglieri della FIDAL,
A tutte le Società affiliate alla FIDAL,
Ai Presidenti dei Comitati Regionali FIDAL
Cari destinatari,
la scorsa settimana si è tenuto il Consiglio Federale cui avevamo indirizzato delle nostre proposte costruttive per contribuire alla ricerca di soluzioni immediate ed utili al mondo dell’atletica italiana in questo momento storico senza precedenti. Abbiamo appreso dal sito istituzionale la sintesi delle decisioni approvate e, se da un lato cogliamo un timido segnale di parziale accoglimento delle nostre proposte, dall’altro spiace constatare che le misure messe in campo a sostegno delle società siano così esigue.
Crediamo fermamente che la stragrande maggioranza delle società abbia bisogno di aiuto ora e non tra cinque mesi, volendo farci interpreti delle numerose segnalazioni che ci giungono da tutta Italia: avevamo suggerito di approvare un rimborso parziale dei costi del solo tesseramento 2020 e di erogare almeno il 50% dei contributi già previsti e confermati nel bilancio di previsione del 2020 sulla scorta delle classifiche 2019; una “manovra” da 750.000,00 euro cioè il 60% dell’importo previsto di 1.238.000 € , somma richiamata nel precedente consiglio. Spiace rilevare che risulterebbero decisi interventi immediati per 160.000,00 euro (il 13%) a favore di un numero esiguo di società (nella video intervista conseguente il consiglio stesso, il Presidente parla di un totale di circa 123 in tutta Italia).
Avevamo inoltre chiesto di stabilire rapidamente dei parametri chiari, precisi, trasparenti, oggettivi ed equi; apprendiamo con favore che il CF ha individuato e condiviso dei parametri con i quali distribuire altri 500.000 €: non saranno i parametri che avevamo in mente, ma è pur sempre un passo nella direzione da noi indicata. Tuttavia, per le prescrizioni che abbiamo letto, queste risorse saranno applicabili solo dopo i Campionati Italiani (il cui ultimo appuntamento è previsto alla fine di ottobre), pertanto non saranno erogati prima degli ultmi mesi dell’anno… non subito, come necessario!
Quindi se nella migliore delle ipotesi a novembre sarà erogato non più del 50% del totale previsto a bilancio, quando sarà erogata e con quali criteri la restante parte?
Si fa riferimento anche all’avanzo di amministrazione 2019 dei Comitati Regionali il quale, dopo la riduzione del valore delle immobilizzazioni, si riduce ulteriormente del 50% ed a cui ciascun Comitato Regionale può accedere solo previa autorizzazione del Consiglio federale… si parla quindi di importi nell’ordine di decine di migliaia di euro complessive su tutto il territorio nazionale, risorse che vengono semplicemente sbloccate ed affidate alla gestione autonoma dei Presidenti Regionali i quali – ci auguriamo – individuino criteri meritocratici oggettivi e non discrezionali. Se per di più gli stessi Comitati dovessero constatare ingenti necessità del territorio ed allocare tutte le risorse del bilancio 2020, verrebbe invece a mancare la possibilità di elargizione dell’avanzo 2020, in ogni caso non fruibile prima dell’approvazione del bilancio, quindi a maggio 2021.
Per quanto riguarda la variazione di bilancio per oltre 2 milioni di euro dovuta a minori ricavi, leggiamo che non sono stati previsti tagli alle società, ci chiediamo come sia possibile pensare che questo sia “un segno di grande attenzione e rispetto per gli associati”, forse qualcuno pensava che a fronte di minori entrate dovessero essere penalizzati gli associati che hanno già versato per intero le loro quote? Oppure qualcuno pensa che bisogna attendere i provvedimenti del Governo, spingendo le Società ad accedere al Credito sportivo indebitandosi.
Non siamo degli irresponsabili e siamo assolutamente favorevoli alla messa in sicurezza dei conti ad ogni livello della Federazione, ma è lecito domandarsi perché tanta prudenza e sopratutto qual’è l’interpretazione di urgenza nel sostegno alle società dato da questi provvedimenti?
Infine, considerando che il bilancio preventivo 2019 – l’ultimo disponibile sul sito federale – si attestava attorno ai 25mln € (di cui poco meno di 9 derivanti dagli associati) e tenendo conto che la prima variazione di bilancio del 27 marzo è indicata a Verbale come “molto contenuta”, se si escludono i due milioni sopra citati, a nostro parere ci dovrebbero essere comunque le risorse per una manovra più coraggiosa, priva di rischi per la tenuta dei conti.
Riteniamo quindi che il Presidente ed il Consiglio debbano pubblicare celermente il bilancio previsionale 2020 e spiegare perchè le società, che hanno urgente bisogno di sostegno, non potranno contare su quelle risorse in tempi brevi, soprattutto qualora vi fosse un problema di liquidità immediata.
Stefano Mei & Orgoglio Del Riscatto