PROGETTO “150 CLUB”
LA QUESTIONE
- I club sono il cuore pulsante del movimento dell’Atletica Italiana. Oggi le Società civili devono sostenere da sole i costi operativi per strutture, allenatori, atleti, in un contesto molto difficile, e ben poche riescono a costruire squadre forti e dare una base economica solida ai propri atleti migliori, le più fortunate grazie a qualche sponsor socialmente attivo. In ogni caso qualsiasi forma di sostegno economico rimane pur sempre molto limitata e lontano da quello che godono i Gruppi Militari.
- I progetti di “Sostegno alle Società” negli ultimi anni hanno consentito di erogare dei fondi insufficienti a poter, anche per le società prime classificate, eseguire politiche di tipo espansivo a livello di Club ma nella migliore delle ipotesi contribuire alle spese sostenute. L’impostazione prevalente è quella legata all’”indennità” per la copertura delle distanze.
- Gli indennizzi orientati alla qualità, come ad esempio quelli del progetto “Qualità-Continuità”, se tengono conto dei risultati di altissima fascia (esempio Campionati Europei/Mondiali/Olimpiadi) lo fanno difatti attribuendo un peso in base alla “presenza” in maglia azzurra e non al risultato conseguito, non attribuendo nessuna “qualità”, ad esempio, ad un titolo europeo conseguito da un U23.
- La visibilità dell’elemento “qualità” resta confinata alla erogazione di una premialità che si differenza, nel caso, solo di qualche centinaio di euro rispetto alle altre società in classifica.
OBIETTIVI
- Focus strategico ed operativo verso i Club Civili: l’obiettivo è cambiare radicalmente lo status ed il modus operandi della FIDAL ponendo al centro della propria agenda programmatica nel prossimo decennio gli Atleti- gli Allenatori ed i Club Civili -non solo con piani concreti di una nuova gestione tecnica, ma soprattutto con contributi economici progressivi, certi e significativi
- Sviluppo Strategico Società Civili nel Territorio: Per troppo tempo la FIDAL delle generazioni passate è rimasta ferma a Roma ad aspettare che la squadra e l’allenatore di provincia scovassero l’atleta di talento e che l’atleta con il tempo si unisse ad un gruppo militare. L’impegno è di riportare i Club Civili al centro dell’economia locale del territorio- sostenendo gli atleti e gli allenatori -nelle rispettive aree territoriali.
- Creazione di un sistema chiaro e trasparente di supporto economico, con premiazione dei risultati per l’attività agonistica generale ed incentivi per lo sviluppo di atleti di interesse nazionale /internazionale.
- Definizione di una classifica di rendimento volta a premiare i migliori club d’Italia, coniugando principi di quantità e qualità che partano dal concetto del “matematicamente semplice” insito nell’idea di ranking.
AZIONI
- Premi di classifica per i top-150 club: verranno assegnati secondo criteri quali-quantitativi- in un ranking basato sull’attività agonistica e su criteri oggettivamente attribuibili al club che misurino il valore tecnico e la relativa densità (ad esempio il numero dei tecnici con relativo livello, il numero di titoli, il numero delle maglie azzurre). La classifica di merito deve essere formulata su base annuale e tener conto del livello del club anche negli anni precedenti, fornendo in un quadro d’insieme oggettivo il peso complessivo del Club.
- Il premio economico deve essere chiaro e rilevante:
- Da 50,000 euro a scendere fino a 1,500 euro
- Assegnazione di una “Etichetta di Merito” al Club, stratificando la classifica in 3 aree, tale etichetta di merito sarà visibile nella comunicazione istituzionale e potrà essere spesa dal Club a fini promozionali (così come lo scudetto):
- Club Eccellenza
- Club Performance
- Club Meritevole
- Tale premialità andrà a sostituire classifiche analoghe che provano ad attribuire peso alla qualità (progetto Qualità-Continuità, contributi ai Campionati Italiani, Contributi Coppa Club).
NUMERI DEL PROGETTO
- Budget annuale complessivo per il progetto: € 1.500.000,00
- Numero società coinvolte: 150
- Premio massimo: € 50.000,00
- Premio minimo: € 1.500,00