Di seguito la lettera indirizzata al Consiglio Federale in supporto delle società affiliate alla FIDAL:
“Gentile Presidente,
Gentili Consiglieri,
cosa accadrebbe se le Società sportive non riuscissero a ripartire dopo questi ultimi mesi?
L’Atletica italiana è stata pesantemente colpita dalla pandemia in atto in tutte le proprie diramazioni, in prevalenza a causa del periodo di lockdown e delle varie misure di contenimento messe in campo dalle istituzioni sportive e non. D’un tratto si è interrotto il corso ordinario della stagione agonistica, degli allenamenti, delle manifestazioni e di tutta la programmazione posta in essere tra Federazione, Comitati, Tecnici, Atleti e Società sportive.
Queste ultime rappresentano il mattone fondante e principale del nostro movimento: sono i pilastri su cui pesa l’esistenza stessa del nostro sport, impegnate ogni giorno sui territori nel reclutamento, nell’avviamento, nel perfezionamento, nell’assistenza e nell’organizzazione di tutte le figure che incontriamo sui nostri campi, sia in allenamento che in gara, assorbendo, inoltre, dall’economia locale tante risorse economiche e umane che poi fungono da benzina per il motore federale.
Abbiamo stimato che ad oggi almeno l’85% delle Società sportive è ancora fermo con le proprie attività!
Per questo abbiamo più volte ribadito in queste settimane una linea a nostro avviso prioritaria su tutte le altre: è necessario sostenere le Società e farlo fin da subito!
Ci sono realtà che gestiscono impianti e hanno comunque dovuto far fronte alle utenze e alla manutenzione, altre che sostentano la maggior parte degli atleti non militari e che si sentono in difficoltà nei confronti di impegni presi con i propri tesserati, siano essi anche tecnici e collaboratori; altre ancora che hanno costruito negli anni delle reti territoriali per la promozione dell’Atletica e che vedono piste e palestre vuote, ma anche le tantissime che organizzano corsi, manifestazioni ed eventi in ogni parte dello stivale e che hanno già anticipato risorse nella programmazione dei propri appuntamenti in calendario, e così via… ecco, è a tutte queste realtà che va il nostro pensiero ed è a loro che crediamo che la Federazione debba dare supporto e sostegno, non soltanto discutendo sulle importanti linee guida utili alla ripresa delle attività, ma anche e soprattutto immettendo liquidità nel sistema (e NO, non è denaro da distogliere ad altre attività).
Vanno aiutate quelle Società che sono economicamente esposte fornendo un po’ di linfa vitale a quelle compagini che purtroppo rischiano di non proseguire la propria stagione e la propria esistenza, compromettendo così la pratica stessa dell’Atletica in alcuni territori.
Per questo chiediamo formalmente al Consiglio Federale e al suo Presidente di stabilire rapidamente dei parametri chiari, precisi, trasparenti, oggettivi ed equi, da condividere subito con tutti gli attori dell’Atletica italiana, ed erogare quelle somme già nelle disponibilità della Federazione e di cui già si è fatta menzione nei recenti verbali, attingendo a strettissimo giro agli avanzi di gestione, a capitoli di spesa non più impegnati o ad altre sezioni del bilancio che vedranno una minore priorità, se non addirittura il disimpegno.
Oltre ai più ampi interventi che potranno essere valutati dalla Federazione, riteniamo che la Federazione possa cogliere i seguenti suggerimenti di immediata applicazione e che rispettano i suddetti requisiti:
- rimborso parziale o totale dei costi di tesseramento 2020 (e NON l’estensione del tesseramento al 2021);
- identificazione di parametri oggettivi per assegnare contributi alle società che gestiscono impianti (in base al tipo di spese sostenute);
- erogare un parziale contributo, proporzionale al totale erogato nella stagione 2019 (ad esempio pari ad almeno il 50% del totale di contributi e rimborsi maturati nella scorsa annualità), su cui effettuare un conguaglio al termine della stagione 2020.
Certi che la sensibilità del Consiglio su tale argomento prevarrà su ogni altra sorta di logica o richiesta, restiamo coerenti con la nostra disponibilità nel contribuire alla rinascita della nostra Atletica.
Stefano Mei e il Direttivo di Orgoglio Del Riscatto”