STRUTTURA MANAGERIALE

La FIDAL deve passare ad essere – da realtà “istituzionale” a realtà “sportiva – manageriale” – per implementare una strategia a 360°, per dare risultati importanti anche nel breve termine sul campo, ma soprattutto mettere le basi per portare alla crescita tutto il sistema sportivo Italia, sul territorio nazionale, basato sul coordinamento e coinvolgimento degli asset produttivi locali, dal livello istituzionale a quello societario, scolastico, sportivo e medico anche a livello locale.

Il modello di governance e la struttura manageriale FIDAL è basato ancora oggi su quello di un Organo Pubblico con struttura, gestione – ed addirittura – posizioni/titoli che assomigliano più a quelli di un Partito con una rete di uffici (Segretario Generale, Sportelli). A volte l’impressione che l’attività sul territorio non sia uniforme – si passa da casi di eccellenza a casi di totale assenza – e molte posizioni sembrano solo “sedia” dettate dallo status -quo (per fare tutti contenti) piuttosto che creare una “squadra manageriale high-performing” capace di produrre risultato ed attivare un nuovo sistema di lavoro – secondo le logiche di una azienda corporativa moderna.

Il valore di un’azienda è dato da quello delle persone che la compongono. Lo stesso vale per una Federazione.

Si ritiene fondamentale una revisione dello statuto con l’indicazione di una nuovo modello di governance e di struttura direzionale e manageriale della FIDAL -che preveda figure di livello manageriale- leader, gente di sport e di business, con peso e capacità di portare a termine le attività – per promuovere l’atletica “fuori dalle sedi FIDAL” sia all’interno delle istituzioni / “palazzi” (organi istituzionali, ministeri e lobby) sia di tutti gli interlocutori di produzione -a supporto soprattutto delle società e degli atleti – ma anche con società media, organizzazione eventi, società sponsor.

Questo è un passaggio fondamentale. Innanzitutto, l’introduzione della figura di Direttore Generale (oppure CEO) al posto di quella di Segretario Generale – un cambio di titolo – ma che esemplifica una modernizzazione, un salto culturale, anche nella struttura della FIDAL, che tutt’oggi è fatta di un Consiglio, Commissioni, Segretario… A seguito inserire a fianco del Consiglio Federale, del Presidente, e Direttore Generale, anche una squadra manageriale “high- performance” con Direttore Sviluppo Territoriale e Società, Direttore Sport Marketing-Eventi- Media, Direttore Finanziario, oltre che alla tipica struttura Tecnica per le Squadre Nazionali.

Lo sviluppo dell’attività della FIDAL verrebbe fatto con figure strategiche di indirizzo operativo -manageriale con una conoscenza specifica della realtà dell’atletica italiana ed internazionale. Essere stato un bravo sportivo in passato non è sufficiente per essere un buon manager. E viceversa- essere un buon manager non da automaticamente la conoscenza delle logiche sportive.